Etichette Vino e Packaging – Design e realizzazione
In PS81 Food Agency progettiamo e realizziamo etichette vino e packaging vino ad alto valore comunicativo ed impatto visivo
L’etichetta vino ed il packaging vino sono da sempre stati importanti nel mondo del beverage, ma nel corso degli anni con l’aumentare dei brand e delle aziende è sempre più difficile distinguersi dalla massa.
La qualità del prodotto è sicuramente uno dei punti di forza nel settore del vino ma non è solo quello. Un packaging di un buon vino deve avere una comunicazione efficace e per esserlo deve avere un packaging accattivante.
In pochi acquistano un prodotto della filiera vitivinicola per le sue caratteristiche come ad esempio il metodo di vinificazione o la tipologia d’uva particolare, ma ci si basa sul brand e sul packaging. Bisogna sviluppare il proprio packaging con attenzione. Rivolgiti a noi di Food Agency, esperti nel settore beverage e food.
Packaging del vino: elementi
Ci sono tre elementi che contraddistinguono un packaging efficace quando si parla di vino e sono la bottiglia utilizzata, l’etichetta della bottiglia e la confezione esterna (se prevista). In questo caso specifico si parla di vino più pregiato rispetto a quello che si trova imbottigliato in cartone.
La bottiglia
Uno dei punti cardini, forse il principale, del packaging del vino è sicuramente la bottiglia.
Tra le più diffuse ne esistono di 5 tipologie:
- Bordolese: Utilizzata soprattutto per i vini rossi è oblunga e cilindrica. Ha una spalla pronunciata ed un collo corto. Il vetro non ha un grande spessore e in genere è di colore verde scuro.
- Borgognotta: Viene utilizzata per entrambe le tipologie di vino ed ha una spalla slanciata e un collo molto lungo. Ha un vetro molto spesso.
- Albeisa: L’albeisa viene utilizzata soprattutto in Italia dai produttori di Barolo o per altri vini rossi. Ha una spalla poco evidente e un collo molto corto
- Sciampagnotta: Viene utilizzata tipicamente per gli spumanti e champagne ma a volte viene applicata anche per i vini rosè frizzanti. Ha un corpo cilindrico, una spalla poco evidente e slanciata e un collo molto lungo. Famosa è la sciampagnotta prestige cuvée utilizzata per contenere lo champagne Dom Perignon.
In alcuni casi, le bottiglie hanno persino il logo impresso nel vetro per rimarcare nuovamente il brand oltre che sull’etichetta.
L’etichetta della bottiglia di vino
La prima cosa da ricordare quando si sviluppa un’etichetta per un prodotto alimentare è che questa ha un valore legislativo. Deve comunicare quelle informazioni previste da legge e allo stesso tempo deve comunicare al consumatore le informazioni sul prodotto. Un’etichetta ha un valore estetico e mostra i valori dell’azienda sulla bottiglia.
Un esempio è l’etichetta del vino Amarone della Valpolicella della cantina Tommasi che richiama le antiche etichette delle prime bottiglie di vino, utilizzando colori che virano dal marrone al grigio e indicandolo esplicitamente su una piccola etichetta che si trova sul collo con la scritta Vintage.
La confezione
Le confezioni non sono così frequenti ma quando vengono utilizzate sono sinonimo di qualità e prestigio. Una bottiglia di vino che ha una sua confezione esterna significa spesso che questa ha un valore più elevato rispetto alle altre presenti sugli scaffali dei supermercati. Per la confezione esterna in genere viene utilizzato il legno e al suo interno, assieme alla bottiglia, si trova sempre della paglia, che ha la funzione di proteggere la bottiglia e abbellire la confezione. Questa tipologia di packaging del vino è sinonimo di naturalezza e di eco-sostenibilità.